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La magia della cultura e delle tradizioni del popolo Celtico prenderà vita all’interno dei padiglioni del Festival Irlandese, in un vero e proprio tuffo in un passato misterioso ed affascinante.

Fiabe e leggende, rituali, musiche, danze, mostre, mercatini, attività a cui assistere e partecipare in prima persona per un’esperienza ancor più intensa e magica alla riscoperta del fascino di una cultura che sopravvive al trascorrere dei secoli.

I visitatori potranno restare a bocca aperta di fronte alle riproduzioni di alcune delle icone più rappresentative della tradizione Celtica, come ad esempio la Croce Celtica, simbolo che secondo una leggenda popolare Irlandese fu ideato da San Patrizio stesso e che rappresenta l’unione cosmica dei quattro elementi dell’universo (fuoco, acqua, terra, aria); oppure Stonehenge, il celebre sito archeologico composto da un insieme circolare di grosse pietre erette, conosciute come Megaliti, che secondo la tradizione rappresenta uno dei luoghi più sacri e magici dei culti esoterici e spirituali.

Chi erano i Celti:

I Celti sono da sempre identificati come un popolo misterioso e poco conosciuto, probabilmente a causa delle modeste tracce archeologiche o per via dell’inesistenza di documenti scritti che ci sono pervenuti. I Celti infatti utilizzarono la scrittura esclusivamente per ragioni pratiche, legate al commercio o alla trasmissione di dati quotidiani, mentre la tradizione e la sapienza religiosa era custodita dai Druidi e fu tramandata esclusivamente in forma orale, in quanto era considerato un atto sacrilego la trasmissione per via scritta del sapere.

Il perchè quindi una civiltà così complessa, apparentemente irrintracciabile nei meandri della storia, possa ancora oggi essere conosciuta e ammirata è dovuto principalmente ad una forma di comunicazione che, attraverso i secoli, ci riconsegna intatta l’anima di questa civiltà: la musica. La riscoperta infatti della cultura celtica, così appassionante ancora oggi, passa attraverso i racconti dei bardi, le note dei menestrelli medioevali e giunge in questa era per tramite di quella sotterranea ma efficace linea di trasmissione che è la cultura popolare ed il folklore.

CELTICANon minore importanza poi rivestono i riti e le usanze celtiche, i costumi e la magia, che rivivono ancora oggi nonostante i secoli ormai passati ed una presenza religiosa, da noi molto sentita e pressante, come quella cristiana.

Possiamo considerare i Celti come il primo popolo autenticamente europeo. La loro espansione infatti fu pressoché totale in tutto il vecchio continente. Ancora oggi infatti identifichiamo intere nazioni come terre dei celti; Scozia e Irlanda sono infatti eredi manifesti dei loro avi: i Britanni.

I Celti non costituirono mai un vero e proprio dominio sulle terre che conquistarono, più per necessità che per voglia di conquista. Si limitarono al controllo dei traffici commerciali, alle comunicazioni via fiume, agli scambi di materie prime utili sia all’artigianato, di cui furono finissimi interpreti, sia all’allevamento che rimase la principale fonte di sostentamento. Il bisogno di difendere le proprie terre, il dinamismo imposto dai continui spostamenti, ma anche un’indole particolarmente pugnace, fecero dei Celti un popolo bellicoso ed espressamente predisposto alla Guerra. La loro originaria società, fu per questo esplicitamente patriarcale e fondata sul predominio gerarchico della classe dei guerrieri sulle altre articolazioni sociali.

druidMa un’altra figura di riferimento dei popoli celtici fu sena dubbi quella del Druido. Sacerdoti, maghi, saggi, i druidi costituiscono ancor oggi l’icona della cultura celtica. Il loro compito fu da sempre quello di conservare il sapere ancestrale. Attraverso la pratica dell’astrologia, del sacrificio rituale e altre forme di religiosità, mai rivelate in forma scritta o palesate a profani, i druidi rappresentano lo spirito di un popolo articolato, erroneamente definito come primitivo, legato profondamente alle sue origini ancestrali indoeuropee.


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