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La musica è una delle componenti principali della tradizione folkloristica d’Irlanda, e di conseguenza gioca un ruolo fondamentale anche all’interno del Festival Irlandese.
Non soltanto infatti si potrà assistere a numerosi entusiasmanti concerti di musica tipica di importanti gruppi Irish e danzare gioiosamente ai ritmi coinvolgenti dell’Isola di Smeraldo, ma anche conoscere da vicino i tradizionali strumenti musicali Irlandesi: in alcuni casi si tratta di rivisitazione di strumenti classici come l’arpa o il violino, altri invece sono vere e proprie particolarità che appartengono al patrimonio musicale di questo magico paese.

TIN WHISTLE (ZUFOLO DI LATTA)

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Il Tin Whistle, o Zufolo di latta, è esattamente ciò che è descritto dalla traduzione italiana: lo zufolo che viene dato ai bambini come giocattolo. Solo gli irlandesi riescono a fare di questo oggetto un autentico strumento musicale, il cui utilizzo richiede grande abilità.

Oggi, però, gli strumenti hanno raggiunto una notevole perfezione tecnica. Ogni zufolo copre due ottave e ha una sua intonazione particolare. Quindi ogni suonatore ha a sua disposizione più di uno strumento e, per questa ragione, si dice spesso che suona i tin whistle, al plurale.

CORNAMUSA IRLANDESE

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Uilleann pipes (o Union Pipes o Napìopaì), pronunciata ‘illun’ è la celebre cornamusa irlandese, da distingue con quella scozzese poiché l’aria è spinta attraverso un soffietto sotto la pressione del gomito del musicista (uilleann in irlandese significa al gomito), mentre i suonatori di cornamusa scozzese utilizzano la bocca. Molti sostengono che le cornamuse Uilleann pipes hanno un suono più commovente e caldo rispetto a quelle scozzesi, rappresentano la vera anima della musica tradizionale irlandese.

È un cornamusa costituita da un mantice collegata ad una sacca mediante un tubo (in inglese “pipe”) che a sua volta alimenta un chanter sul quale è innestata un’ancia doppia. L’aria è introdotta attraverso un mantice assicurato intorno alla vita ed azionato con il braccio destro. Il mantice non solo solleva il suonatore dal mantenere la pressione costante soffiando nella sacca ma permette di utilizzare aria più secca riducendo quindi gli effetti negativi dell’umidità sulla durata dello strumento e sull’accordatura. Un’altra differenza è data dal fatto che le uilleann pipes sono suonate in posizione seduta.

FIDDLE (VIOLINO IRLANDESE)

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Il Fiddle (Violino) è identico al violino utilizzato nella musica classica. Lo strumento può essere suonato tenendolo in diverse posizioni: contro il mento, sulla parte superiore del braccio, sulla spalla o sul petto.
Così come nella musica irlandese esistono diversi modi di suonare il violino, secondo la regione di provenienza. La tecnica violinistica nella regione di Donegal ha influenzato notevolmente la musica tradizionale irlandese negli ultimi anni, attraverso le scuole, festival e raduni.

ARPA CELTICA

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L’arpa è un antico strumento musicale cordofono a pizzico, dotato di 47 corde con un’estensione di sei ottave e mezza e intonato in do bemolle maggiore (gli altri suoni si possono ottenere grazie ai sette pedali), costituita da 1.415 pezzi differenti, tutti necessari alla sua fabbricazione.
L’arpa irlandese, in gaelico “clarsach”, ha origini medievali e veniva utilizzata anche e soprattutto per la accompagnare i racconti di bardi e menestrelli Celtici (da qui infatti il motivo per cui è maggiormente nota com “Arpa Celtica”). Ricavata da un unico ceppo di legno, finemente intagliato, per secoli fu lo strumento che accompagnò i momenti di passatempo della nobiltà. Verso la fine del settecento, l’arpa o meglio la sua immagine, assunse un valore simbolico, adottata come emblema dal movimento indipendentista United Irishmen.
La letteratura romantica e la riscoperta delle tradizioni gaeliche contribuirono in seguito a rafforzare il nesso simbolico tra l’arpa e le aspirazioni del patriottismo irlandese.
L’arpa celtica si differenzia dall’arpa classica usata nelle orchestre sinfoniche per vari motivi:

– E’ più piccola rispetto all’arpa classica
– L’arpa celtica non ha i pedali, ma ha le chiavi, chiamate lever, con cui si ottengono i semitoni (a differenza della grande arpa da concerto)
– Le corde delle arpe celtiche antiche erano di budello di pecora, poi sono state introdotte anche corde metalliche (oggi anche di nylon o carbonio)

La più antica arpa celtica arrivata a noi è quella del Re Brian Borù, conservata al Trinity College di Dublino, databile intorno al XIV secolo.

CONCERTINA IRLANDESE

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L’invenzione della Concertina si deve all’inglese Charles Wheatston che realizzò il primo modello nel 1833 ispirandosi all’organo a bocca dell’Estremo oriente, lo sheng.

Riducendone le caratteristiche si può definire come un piccolo organetto, esagonale od ottagonale, con file di bottoncini da entrambi i lati e dal suono esile e flautato. Esistono due modelli di concertina, largamente usati nella musica tradizionale irlandese: l’anglo e l’english concertina.
Questi strumenti solitamente impostati in due tonalità (come Do-Sol o Re-La), anche se vi è la possibilità di suonare note estranee a queste due scale, ma non per questo lo strumento riesce a suonare in tutte le tonalità.

FISARMONICA E SALTERIO IRLANDESE

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La Fisarmonica può essere vista come una piccola tastiera trasportabile che si suona in posizione verticale, l’utilizzo di un soffietto interno permette al musicista di allungare e sostenere la durata di note ed accordi.
Deve la sua origine ad un altro strumento tipico della tradizione medievale Irlandese, il Salterio.
Il Salterio è uno strumento musicale a corde, la cui origine risale almeno al 300 a.C. Ci sono molte varianti di questo strumento (uno particolarmente noto è l’harpejii), stante la sua datazione e diffusione in tutto il mondo. Generalmente viene suonato percuotendo le corde con bacchette di legno duro. Si tratta di uno strumento sufficientemente piccolo da essere portatile, quindi molto utilizzato anche per accompagnare il canto.

BODHARAN

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Il Bodhran (pronunciato “bow-rawn”) è un tamburo che si tiene con una mano e si suona con l’altra per mezzo di un bastoncino. Sebbene sembri uno strumento semplice da suonare, in realtà richiede considerevole destrezza ed un infallibile enso del ritmo.

IRISH BOUZOUKI (CETRA)

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Nel decennio del 1960 vari strumenti a corde, banjo, mandolino e chitarra, sull’ondata del folk revival americano prima e britannico poi entrarono a far parte dello strumentario celtico (nella nuova generazione irlandese e scozzese per poi passare nel decennio successivo ai giovani bretoni).
Il “Bouzouki” arrivato “per caso” nelle mani di alcuni musicisti irlandesi, diventa quello che viene ormai comunemente chiamato irish bouzouki a sottolineare il peculiare strumento nato dalla trasformazione di quello greco.
Le sue caratteristiche sono: il manico più o meno lungo, tastato, la cassa a forma di goccia e il fondo piatto e con 4 coppie di corde.
Il suono è brillante e forte, ma dal volume tale da non coprire gli altri strumenti solisti, e nella musica celtica lo si usa sia in funzione solista che per la melodia e il contrappunto.
La nascita del bouzouki irlandese si colloca nell’ambito della ricerca di nuove possibilità espressive degli strumenti a plettro da parte dei musicisti di area celtica.
Per convenzione oggi viene definito irish bouzouki lo strumento a quattro cori di corde, ed è indubbio il suo legame con la più tradizionale Cetra.

GHIRONDA

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Strumento musicale del medioevo, noto anche con i nomi di organistrum, gironda, symphonia, vielle à roue, formato da una cassa armonica a fondo piatto sulla quale erano tese da quattro a sei corde. Il suono si ottiene azionando una manovella collegata a una ruota di legno (situata all’interno della cassa armonica) che sfrega le corde: la mano destra agisce sulla manovella, mentre la sinistra pigia una serie di piccoli tasti, in numero variabile da dieci a quindici, che modificano la lunghezza di due corde, quelle che eseguono la melodia, mentre le rimanenti (corde di bordone) producono un accordo.

CARNYX (CORNO DA GUERRA CELTICO)

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Corni animali e trombe ad uso bellico, i carnyx sono curiosi strumenti a fiato dalla lunga canna (dalle dimensioni di un uomo) culminanti nel muso di un animale, con il quale i guerrieri celti producevano un forte clangore. Si sono ritrovati anche corni dritti con padiglione svasato o con canneggio curvilineo (tipico delle isole britanniche e dei corni irlandesi dell’età del bronzo).

Si sono trovati vari frammenti di tali corni in bronzo, ottone e anche in terracotta, finchè nel 2004 a Tintignac in Francia sono state riportate alle luce ben 5 teste di carnyx molto ben conservate (4 a testa di cinghiale e 1 di serpente). Nell’iconografia si riporta chiaramente anche il modo di suonare lo strumento, tenuto verticalmente in modo che il suono viaggi da più di 3 metri di altezza. Anche l’imboccatura è come quella di una moderna tromba.
Gli artigiani Irlandesi ancora oggi riproducono i carnyx, così da rendere ancora possibile ascoltare il loro suono basso e profondo, udibile anche a notevoli distanze.


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